L'Associazione per il disc golf in Italia

Conosciamo il “Tuscany disc golf”


Il panorama Italiano annovera ben pochi campi fissi da disc golf, purtroppo. Abbiamo fatto due chiacchiere con Stella Galeotti della Fattoria di Pietrabuona per capire meglio come è nato il suo percorso “Tuscany disc golf”.

I: Stella tu gestisci una azienda agrituristica fra Firenze e Lucca, giusto? Ce ne parli brevemente?

S: La Fattoria di Pietrabuona appartiene da sempre alla famiglia Galeotti Flori. Per l’esattezza si trova nel comune di Pescia, all’inizio della Valleriana nel territorio della Svizzera pesciatina. Mi occupo di questa azienda agricola da parecchi anni, operando con l’agricoltura per quanto consentito da questi terreni ,molto acclivi a cui l’automazione non può dare nessun supporto. La presenza di 7 case coloniche mi ha permesso di usarle per agriturismo, attività complementare all’agricoltura ma fondamentale per il bilancio dell’azienda.

I: Alla Fattoria di Pietrabuona si trova l’unico campo da disc golf privato in Italia legato ad una struttura ricettiva. Come è nato il tuo interesse per il disc golf, ancora così poco conosciuto in Italia?

S: Ho incontrato Renita Cameron responsabile di Disc Golf Italia ,ad un convegno di sport ,ed ho trovato subito la sua proposta molto interessante. Considero il disc golf uno sport ideale per aziende agricole con agriturismo: aumenta le proposte che possiamo offrire ai nostri ospiti ,aumenta la nostra visibilità su internet e ci permette di utilizzare al meglio spazi e colture.  Il percorso del Tuscany disc golf della Fattoria di Pietrabuona è infatti in parte in un oliveto, che va mantenuto curato, e in parte nel bosco, che ci fornisce legna per i camini e altro. Per questo motivo ho sostenuto l’adozione di questo sport presso altre aziende agrituristiche.  Lo definisco uno sport “agricolo” nel senso che non sottrae terra alla nostra attività principale.

I: Questa scommessa ti sta dando soddisfazione? Chi viene a giocare nel percorso “Tuscany disc golf” e cosa dicono i tuoi ospiti del tuo percorso a 9 buche? Quali sono i punti ti forza? 

S: Ho avuto moltissimi giocatori dagli Stati Uniti e dal nord Europa, in Italia per vacanza. Tutti si sono detti entusiasti sia per il percorso (nonostante dicano sia faticoso) sia per la location dove hanno trovato un struttura ricettiva e la disponibilità di prodotti locali di qualità. Penso di avere possibilità di sfruttare di più questo percorso, sia pubblicizzandolo nel nord Europa dove la stagione è più corta per questioni climatiche, sia presso gli italiani che finalmente stanno cominciando ad essere interessati

I: E’ vero che l’accesso al percorso è libero per i tuoi ospiti?
S: Naturalmente è gratuito per i nostri ospiti ma finora lo è stato ,e penso di continuare con questa politica, anche per tutti coloro che mi hanno chiesto di venire a giocare.

I: Nel ringraziarti dell’intervista e, soprattutto, di aver creduto e investito in questa disciplina che amiamo, ti faccio un’ultima domanda: cosa diresti ad un’Amministrazione pubblica o ad un altro imprenditore del turismo come te che fosse interessato a costruire un campo da disc golf?

S: Purtroppo al momento non ho molta fiducia nel proporre il disc golf alle Amministrazioni pubbliche perché penso che la manutenzione sia un elemento molto importante e non tutte le Amministrazioni possono curarla, mentre per le aziende agrituristiche, come ho già detto, il connubio può essere vincente.

Presto torneremo a Pietrabuona per giocare il percorso “Tuscany disc golf” per offrirvene una recensione dal punto di vista del gioco; intanto i riferimenti li potete trovare nella pagina “dove giocare“.

 

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