Disc golf, uno sport covid-safe


Con senso di responsabilità sia il piccolo mondo del disc golf livello italiano sia lo sport a livello globale, si sono fermati durante il “lockdown”. I percorsi pubblici e privati sono stati chiusi e sono state annullate le competizioni amatoriali come quelle professionistiche. E’ stata dura, anche perché in cuor loro i giocatori sapevano quanto gli allenamenti “in solitaria” come anche le partite con pochi compagni (e tanto buon senso) non sarebbero poi stati così rischiosi.

Perché riteniamo che questa disciplina sarebbe “Covid-safe” o, per meglio dire: più sicura di tante altre?

  • È un’attività all’aria aperta praticabile in ogni stagione. Più gli spazi sono ampi, meglio è anche per il gioco.
  • Il distanziamento è facile da rispettare anche durante una partita con altri giocatori perché il percorso viene “giocato” a piccoli gruppi (da 3 a 5). Ogni giocatore lancia il proprio disco, a turno, dal punto in cui si è fermato il lancio precedente, quindi ci si distanzia naturalmente sul terreno.
  • Quando un giocatore completa la buca, ritira personalmente il proprio disco dal cesto e quindi non c’è bisogno di toccare l’equipaggiamento dei compagni di gioco
  • L’impegno fisico per questa pratica sportiva non è intenso ma può essere prolungato a piacere durante la giornata: l’ideale per godere il tempo libero all’aperto e riprendere tono muscolare e resistenza (durante una gara si può arrivare a percorrere 10 o 12 km)

Speriamo che di tutto ciò rimanga solo un mesto ricordo. Ci si vede sul fairway

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *